



Casa del pellegrino
La Casa del Pellegrino di Civate è un antico edificio dalla lunghissima storia di ospitalità.
Le prime fonti documentarie sulla Casa risalgono alla prima metà del Quattrocento, quando era detta “ospedale” ed era legata al monastero benedettino di Civate e all’abbazia di San Pietro al Monte. Originariamente serviva da rifugio per i pellegrini in viaggio verso le abbazie monastiche, ma nei secoli la sua funzione cambiò: divenne dimora signorile, custodita da famiglie aristocratiche che la arricchirono con affreschi e decorazioni.
All’ingresso dell’antico borgo murato di Civate, la Casa si sviluppa attorno a una corte chiusa, con resti di un portico sostenuto da colonne di pietra e pareti costruite con la tecnica a graticcio (legno e muratura) alternate a conci di pietra tufacea. Il complesso comprende tre parti distinte: a nord la porzione quattrocentesca con le “camerae pictae” affrescate; al centro un settore rinascimentale (inizi ‘500) con grandi saloni, soffitti lignei e archi ogivali che si affacciano sulla corte; a sud, infine, una costruzione introdotta nei primi anni del Novecento, addossata all’antica cinta muraria.
Al primo piano, nelle due camerae pictae, emergono straordinari affreschi databili alla seconda metà del Quattrocento, che compongono un ampio ciclo di soggetto profano: scene di caccia — caccia ai cinghiali, cervi, lepri, caccia con il falcone — si intrecciano a momenti di amore cortese tra cavalieri e dame, in un ambiente aristocratico e ricco di simbolismo. Tra queste raffigurazioni non mancano elementi religiosi, come il trigramma di San Bernardino, la mano benedicente o la crocefissione, che testimoniano un legame spirituale anche in un contesto laico, probabilmente indicando un rapporto col monastero anche in epoca cortese. Sulla corte interna e nel portico sono visibili gli stemmi delle famiglie nobili locali (Maggi e Canali). Nel XXI secolo, un importante restauro ha permesso di ridare luce ai cicli pittorici, e nel 2019 è stato recuperato, grazie a uno strappo, un affresco appartenente a una terza camera picta finora considerata perduta. La Casa del Pellegrino è di proprietà della Parrocchia dei Santi Vito e Modesto di Civate.

