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La Casa Museo di Villa Gerosa, situata nel Parco Valentino ai Piani Resinelli, ha l’obiettivo di raccogliere, conservare e valorizzare immagini, documenti e filmati che illustrano in modo unico e particolare le caratteristiche geomorfologiche, escursionistiche, alpinistiche e naturalistiche del Gruppo delle Grigne, con particolare attenzione al Parco Valentino e a Villa Gerosa. Questi materiali sono stati donati dall’industriale lecchese Valentino Gerosa Crotta (1868-1960) e lasciati in eredità al Touring Club Italiano. Il museo utilizza applicativi e postazioni totalmente multimediali, come videoproiezioni, tavoli interattivi, leggii, filmati e spazi sonori, per svolgere attività educative, di ricerca e di mediazione con il territorio, mantenendo viva la vocazione turistica del luogo. Le quattro sale del museo sono dedicate all’ambiente naturale tipicamente prealpino, arricchito dalla presenza del lago e delle Alpi come sfondo. I visitatori possono esplorare sentieri, pareti rocciose e rifugi, apprendendo anche sulla geologia della zona. Si possono vedere alpinisti in azione, immergersi virtualmente nelle miniere, seguire il corso delle acque e ammirare fiori, piante e animali che animano questo scenario. All’interno del museo è presente anche un tavolo interattivo che consente l’accesso a archivi fotografici d’epoca, raccolti dalla Comunità Montana nel progetto MOdiSCA, che documentano le imprese degli scalatori che si sono cimentati sulle montagne del mondo partendo da queste pareti, realizzando imprese leggendarie. Viene inoltre raccontata, con documentazione d’epoca, la nascita del sentiero “della direttissima” della Grigna, uno dei percorsi più affascinanti e frequentati delle Alpi. Il sistema di proiezioni immersive avvolge il visitatore con scenari suggestivi, restituendo l’imponente verticalità delle Grigne, con le sue torri di calcare bianco che sembrano conficcate nei ripidi prati. Il Parco Valentino affacciato sul Lago di Como offre una dimensione orizzontale, rappresentata dal prato che scompare sotto i piedi per riapparire 1000 metri più in basso come lago. Un leggio interattivo permette di esplorare il mondo della flora, con uno spazio privilegiato dedicato alle figure storiche protagoniste dell’esplorazione botanica. Le postazioni sonore isolano dai rumori esterni e conducono in un luogo senza tempo, animato solo dal canto degli uccelli e dai richiami degli animali. Il percorso si conclude nella sala che ospita una piccola ma significativa collezione di animali tassidermizzati, che il Touring Club ha raccolto in questo luogo a partire dagli anni ’60 per offrire un’immagine della fauna dell’arco alpino. Questa sezione rappresenta un vero museo nel museo e richiama l’atmosfera di quei tempi in cui in Italia iniziava a svilupparsi una prima coscienza ecologica, legata alla difesa dell’ambiente e degli animali.