MUSEO DI STORIA NATURALE “DON MICHELANGELO AMBROSIONI

Ospitato nel contesto del collegio “Alessandro Manzoni”, il Museo Civico di Storia Naturale di Merate custodisce la raccolta naturalistica donata dal Professor Don Michelangelo Ambrosioni, docente di Scienze Naturali presso il Collegio Civico dal 1891 al 1935. 

 

Durante i suoi viaggi in Italia ed Europa alla scoperta degli habitat naturali, raccolse numerosi campioni, che diedero origine a una ricca collezione naturalistica, inizialmente conservata presso la sua abitazione vicino alla Chiesa parrocchiale di Merate.

 

Ambrosioni si dedicò all’allestimento e all’archiviazione del materiale scientifico, costituendo così il primo nucleo del Museo di Storia Naturale di Merate. Nel 1935, al termine della sua carriera, donò alla città di Merate più di cinquecento volumi scientifici e parte della sua collezione, al fine di rendere il materiale accessibile a tutti gli abitanti. Le collezioni del Museo furono arricchite negli anni successivi, grazie alle preziose donazioni da parte di privati.

 

Il primo piano del Museo è suddiviso in tre sale che coprono una superficie di 200 metri quadri. La sala principale accoglie le esposizioni di mineralogia e paleontologia, con più di cento esemplari di minerali esposti secondo la classificazione scientifica. Nelle vetrine centrali sono esposti i reperti fossili di organismi animali e vegetali risalenti al periodo Mesozoico, alcuni dei quali furono scoperti nel territorio lecchese. Le rimanenti sale ospitano la sezione zoologica, divisa in base ai criteri della classificazione biologico-ambientale: biomi di acque dolci e litoranee, biomi forestali, biomi montani, bioma eremico (deserto), biomi a vegetazione prevalentemente erbacea, bioma di origine antropica e quattro sezioni dedicate all’ambiente marino.

 

Il secondo piano comprende la sezione storica, dedicata al periodo della Resistenza nel meratese, intitolata all’ufficiale italo-canadese Giacinto Domenico Lazzarini, coordinatore di gruppi partigiani nel territorio. La Sala della Resistenza conserva documenti ufficiali, articoli di giornale, biografie, materiale fotografico, cimeli, armamenti della Prima e Seconda Guerra Mondiale, divise e distintivi militari. 

 

Meritevoli di attenzione sono la collezione di rocce provenienti dal territorio Lecchese e l’ala dedicata alle scoperte scientifiche e tecnologiche, con un’interessante sezione dedicata all’ottica; dai primi proiettori del cinema, alle storiche videocamere analogiche Super 8.

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