museo delle grigne

Trascorrere qualche ora nella nuova sede del Museo delle Grigne inaugurata nel 2016 significa ripercorrere la storia del territorio sin dai grandi eventi geologici che lo hanno reso abitabile. 

Nella sezione paleontologica, con un touch screen gigante si possono esplorare la grotta di Cainallo a 360°, il complesso sistema di abissi della Grigna, i più profondi d’Italia, e scoprire la fauna marina di 250 milioni di anni fa. Le scogliere calcareo-dolomitiche delle Grigne hanno rivelato una straordinaria ricchezza di fossili, che si possono ammirare nel museo, attrazione sin dall’Ottocento per scienziati provenienti da tutto il mondo.

Il museo conserva il più antico segno della presenza dell’uomo sulle pendici delle Grigne: una freccia di selce rinvenuta sulla rocca di Baiedo, forse originaria del Caucaso, giunta sino a noi con le migrazioni di tribù che si mantenevano in quota sulle valli paludose. 

La sezione archeologica espone una vasta collezione di attrezzi, spade, ceramiche e gioielli rinvenuti nelle tombe dei Celti che a Esino sfruttavano le miniere di ferro producendo i loro manufatti in loco, nonché corredi funerari di provenienza romana.

Al primo piano, dedicato alla vita quotidiana in montagna, si possono osservare strumenti di lavoro utilizzati sino ai primi decenni del Novecento, oggetti legati all’agricoltura e all’allevamento, alla lavorazione della canapa, alla filatura della lana e all’arazzeria. 

Rimasta nella vecchia sede in piazza del comune, la ricostruzione del tradizionale “Casel”, tipica struttura montana, permette di comprendere come si viveva sui maggenghi durante la stagione estiva. 

Chiude la visita la sezione dedicata a Wikimania 2016, l’eccezionale incontro mondiale di Wikipedia a Esino Lario che ha coinvolto tutto il paese. Per i ragazzi sono disponibili dei tablet per una visita guidata ludica di tutte le sezioni del museo.